Vettorazzo Guido
Guido Lino Angelo Paolo Vettorazzo (Rosà, Vicenza, 1921 marzo 12 - Rovereto, 2019 giugno 11) era figlio di Bortolo e Agnese Teresa Moretto.
Conseguì il diploma di maturità artistica presso l'Accademia di Belle Arti e Liceo Artistico di Venezia nel 1944 nel 1951 sposò a Rovereto Ilia Finotti: dal matrimonio nacquero tre figli (Paolo, Giovanni e Chiara). Svolse la professione d'insegnante provvisorio presso la scuola elementare di Lavarone Cappella e di Mezzomonte di Folgaria (1940 - 1941), poi di supplente presso la Scuola elementare di Marano d'Isera (1944), quindi fu supplente di disegno presso la Scuola Media Statale di Riva del Garda (1945 - 1946) svolgendo lo stesso incarico di docenza, al quale aggiunse anche quello di calligrafia, presso l'Istituto Tecnico Economico e Tecnologico "Felice e Gregorio Fontana" (1946 - 1949) e la Scuola Media Statale "Paolo Orsi" di Rovereto (1946 - 1947). Qui dal 1949, per concorso, assunse la cattedra di disegno mantenendola fino alla pensione nel 1978; insegnò anche in corsi stagionali presso la Scuola Muratori Provinciale (1952 - 1954). Tra le molte iniziative scolastiche rimangono famose le realizzazioni delle mongolfiere, create con gli studenti in occasione della festa alla fine di ogni anno scolastico.
Nel 1941 interruppe l'attività di docenza per il richiamo alle armi: allievo alla Scuola militare di alpinismo ad Aosta (1941), sergente nell'XI Reggimento Alpini e sottotenente (1942) presso la Scuola Allievi Ufficiali di Bassano.
Inviato sul fronte russo con l'VIII Reggimento Alpini, Battaglione Tolmezzo, Divisione Julia, ricevette due croci di guerra al valore militare sul campo e una croce al merito di guerra. Nel 1944 - 1945 fu in relazione con la Resistenza e il suo referente era il brigadiere dei carabinieri Carlo Berlanda della Brigata partigiana "Benacense" - Missione Porter, alla quale forniva notizie su entità e dislocazione delle opere di fortificazione naziste in bassa Vallagarina e nella zona di Ala. Al termine del conflitto cooperò nell'ambito del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) e con le forze alleate con il capitano Enno Donà, comandante della Piazza di Rovereto attuando in città e nei dintorni diverse operazioni di bonifica da armi, esplosivi e ordigni bellici abbandonati, con raccolta e brillamento.
Nel 1945 promosse con Umberto Gelmetti e Antonio Preschern la ricostituzione dell'Associazione Scautistica Cattolica Italiana (ASCI) esistente a Rovereto dal 1923, ma sciolta durante il regime fascista, attuando per esempio la cosiddetta "Operazione legna" a Malga Palazzo (Gruppo della Vigolana). Nel 1946 - 1947 su proposta e dietro incarico del sindaco Veronesi organizzò e coordinò a Rovereto e quindi in tutta la provincia di Trento i "posti di blocco" o "blocchi stradali" per frenare la fuga dei prodotti di prima necessità, per esempio legna da ardere e patate, operando con volontari ai confini meridionali del territorio. Fra gli incarichi ricoperti si ricordino quelli di segretario del partito della Democrazia Cristiana a Rovereto, con l'iscrizione al sindacato nazionale scuola media e l'incarico di delegato di istituto (1950 - 1952).
Dal 1965 al 1976 Vettorazzo fu nel consiglio del patronato scolastico e dal 1974 al 1978 nel consiglio d'istituto della Scuola Media Statale "Paolo Orsi" di Rovereto.
Dal 1952 al 1956 e dal 1972 al 1975 era nella Commissione Edilizia Comunale (CEC); eletto consigliere comunale nelle file della Democrazia Cristiana nel 1956, ricoprì fino al 1960 l'incarico di assessore all'Assistenza, Polizia Urbana, Stato Civile e Alloggi Popolari, quindi dal 1960 al 1964 fu assessore ai Lavori Pubblici, Vigili del Fuoco Volontari, Commissione Edilizia Comunale e Piano Regolatore. Si ritirò in modo temporaneo dalla vita politica attiva, per ritornare nel 1967 entrando come commissario nel primo consiglio di amministrazione dell'Azienda Farmaceutica Municipalizzata di Rovereto. Nel 1970 ricevette la nomina a membro del curatorio della Galleria d'Arte Roveretana, l'anno successivo fu eletto membro della commissione edilizia comunale, dal 1972 al 1976 fu presidente dell'Azienda di Soggiorno e Turismo di Rovereto (quindi Azienda di Promozione Turistica di Rovereto e Vallagarina, poi Azienda per il Turismo Rovereto e Vallagarina), dal 1981 al 1992 vicepresidente della commissione Comprensorio "C 10" per la tutela del paesaggio.
Dal 1982 al 1986 ricoprì inoltre la carica di capogruppo dell'Associazione Nazionale Alpini - Sezione di Rovereto intitolata a "Fabio Filzi" passando poi nel consiglio direttivo ANA di Trento, vicepresidente vicario dal 1992 al 1998 e direttore responsabile del periodico sezionale "Doss Trent" dal 1987 al 2008. Allo scadere degli anni Ottanta del Novecento e nel 1990 partecipò con ANA e Onoranze caduti a ricerche di cimiteri campali in Russia sul fronte del fiume Don, nonché a esumazioni e rimpatrio dei resti dei caduti (viaggi e visite in URSS 1984, due volte nel 1990, 1992 - 1995, 1998, 2001 - 2002 e nel 2008 per la conferenza storica internazionale di Voronezh). Vettorazzo fu nel consiglio del Museo della Guerra di Rovereto dal 1996 al 2011 come "socio onorario".
Vettorazzo era noto anche negli ambienti sportivi come presidente del GAR (Gruppo Aeromodellisti Roveretani) dal 1953 al 1980, esperto pilota con due brevetti per il volo a motore e per il volo a vela. Dopo essere stato agonista negli anni 1939 - 1945 in gare provinciali e nazionali, organizzò fin dal 1963 la gara internazionale "Coppa Stella d'Italia" a Folgaria (sette edizioni) e per quasi trent'anni una serie di venti corsi di aeromodellismo per circa 300 giovani allievi presso le scuole medie statali "Paolo Orsi" e "Angelo Bettini".
Membro dell'Aero Club Trento "Bepi Todesca" dal 1950, fu consigliere, segretario e vicepresidente per oltre 25 anni. Fra il 1993 e il 1994 svolse anche l'attività di guida presso il Museo dell'Aeronautica "Gianni Caproni" di Trento. Vettorazzo eseguì inoltre 19 disegni per la pubblicazione "Funghi dei nostri boschi" edita a Rovereto nel 1954; pubblicò nel 2006 il testo "GAR. Gruppo aeromodellisti Rovereto. Appunti per una storia (1932-1985)" nella collana "Annali roveretani. Serie strumenti", 11. Si segnala infine il volume edito nel 2013 "Guido Vettorazzo: xilografie dagli archivi del Laboratorio d'arte grafica della Biblioteca Civica di Rovereto".
Bibliografia
"Azienda turismo la presidenza al prof. Vettorazzo", IN "Alto Adige" domenica 23 gennaio 1972, p. 8.
"Ilia e Tony, le storie di due donne sempre protagoniste", IN "Trentino" lunedì 26 marzo 2018, p. 18.
A PRATO G. B., Lo stemma del Comune di Rovereto, Rovereto, 1990.
ALBERTINI R., ALBERTINI E., Mille anni della storia di Sacco: 800 - 1800, 1, Lavis (TN), 2008.
COSTISELLA G., Le case Savioli e Monte a Rovereto, IN "Studi Trentini di Scienze Storiche", 48 (1969), pp. 90-95.
DEMATTE' G., VETTORAZZO G., DECARLI T. (a cura di), Alpini una famiglia! (1984-2005). Note di vita associativa dal 1984 al 2005, Trento, 2006.
ECCLI A. M., Il Vettorazzo insegnante e le opere d'arte delle Orsi, IN "Trentino" martedì 17 luglio 2018, p. 24.
Guido Vettorazzo: xilografie dagli archivi del Laboratorio d'arte grafica della Biblioteca civica - Rovereto, Rovereto, 2013 (Iconografia roveretana, 23).
N. R., "L'ultimo saluto alla professoressa Ilia Finotti", IN "L'Adige" sabato 24 marzo 2018, p. 34.
POSTINGER C. A., L'impresa degli Agiati, Rovereto, 2018.
Un uomo attivo il neo - nominato presidente AAST, IN "L'Adige" sabato 5 febbraio 1972, p. 8.
VETTORAZZO G., 8 settembre 1943 sessant'anni fa, IN "Strenna Trentina 2004", p. 164.
VETTORAZZO G., Avventura sul fronte russo, IN "Strenna Trentina 2003", pp. 104-105.
VETTORAZZO G., Cento lettere dalla Russia 1942-1943, Rovereto, 1993 (Memorie, 1).
VETTORAZZO G., Trento - Verona in onda: che sogno!, IN "Volo a Vela", ottobre 1959, p. 17.