Lambertini Luigi
Luigi Lambertini nasce a Nizza (F) il 5 giugno 1932 e lì trascorre la prima infanzia. A Torino, al Convitto Nazionale "Umberto I", frequenta la scuola elementare e nel 1943 entra in collegio a Bologna. L'anno successivo fonda il giornalino "Il Tredicino", in copia unica. Sempre a Bologna si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza, imposta dal padre come ebbe a dichiarare in una intervista (1), dove si laurea nel 1958. Nel 1963 sposa Maria Pia Guermani.
Giornalista, critico d'arte e promotore culturale, inizia la sua attività nei primi anni Cinquanta a Bologna scrivendo, ancora studente, per il giornale dell'Ateneo bolognese "Alma Mater", cui seguiranno articoli per le edizioni di "Carlino Sera" e "Nazione Sera"; si aggiunsero ancora collaborazioni con il "Corriere della Liguria" (1956-1957), la "Gazzetta di Parma" (1959-1966), "L'Avvenire d'Italia", "L'Unione Sarda", "Il Gazzettino", il "Giornale di Bergamo" (1971-1977). Dal 1974 al 1989 scrive per "il Giornale" di Montanelli e dal 1989 al 2006 per il "Corriere della Sera". Varie inoltre sono le collaborazioni con giornali, periodici e riviste specializzate.
Nell'aprile del 1966 viene assunto alla Rai di Trento come radio-telecronista. Nel suo periodo trentino, oltre al lavoro redazionale, Lambertini realizzò importanti rassegne tra le quali il Premio nazionale di pittura provincia di Trento (1967), Unopiusei (1968) e L'incisione trentina (1971) e curò le personali di notevoli artisti e la mostra di Depero a Torino (1969).
Nel 1970 è chiamato a Roma ai servizi culturali del Giornale Radio. Lavorerà poi al GR2 e, fino al 1994, a Radio Uno come capostruttura. Già socio dell'AICA (Associazione Internazionale Critici d'Arte), dal 1984 al 1993 fa parte del consiglio d'Amministrazione della Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma.
Intensa la produzione di saggi, testi monografici e prefazioni.
Luigi Lambertini si dedicò anche all'attività letteraria. Fa i suoi primi esordi nel 1954 con il racconto "Ellisse", che sarà però pubblicato nel 1965 con stampe di Walter Piacesi. Del 1956 è il suo secondo racconto, "Partenze di Piero", anche questo pubblicato più tardi, nel 1974. Dello stesso anno è la scrittura dell'atto unico della commedia "Echi nel sole", messa in scena il 10 giugno 1958 al Teatro Minimo di Bologna.
Nel 1965 conosce a Venezia Riccardo Licata, vincitore alla Biennale dell'incisione italiana. I due diventano presto amici e scoprono di aver trascorso lunghi periodi della loro infanzia nello stesso luogo, Clavières, senza mai incontrarsi; in quell'occasione Lambertini rivelerà a Licata la grande invidia che al tempo nutriva per lui bambino a causa del suo aquilone. Dopo circa trent'anni ha l'idea di raccontare quella storia che vedrà la luce nel 1998 col titolo "Riccardo Licata, un aquilone, perché?", dove si intrecciano due vite che uno narra con la parola e l'altro con i segni e i colori della calligrafia pittorica: 112 pagine di Lambertini e 15 incisioni di Licata.
Nel 2005 esce "Cartacarbone", la raccolta dei suoi dieci racconti scritti nell'arco di cinquant'anni.
Seguiranno nel 2009 "Tempo in controluce", nel 2012 "Gola di pietra" e nel 2014 "La commedia dei furbi". Nel 2015 il Centro Internazionale della Grafica che nel 1998 aveva pubblicato "Riccardo Licata, un aquilone, perché?" riproporrà il racconto con nuovi apporti; nel 2020 viene stampato "Parole per Giulia" (l'artista Giulia Napoleone) e nel 2021 l'edizione numerata di "Ciao Riva", nuovo titolo del racconto "Partenze di Piero" scritto nel 1956.
Dal 1993 Luigi Lambertini vive a Sutri, in provincia di Viterbo, dove si dedica alla scrittura di racconti e romanzi
Lambertini ha lasciato la sua biblioteca in parte al Liceo Depero e alla Biblioteca civica di Rovereto, presso la quale si trovano attualmente tutti gli oltre diecimila volumi donati che costituiscono nel loro insieme un unicum di documentazione sull'arte italiana dal dopoguerra.
Alla donazione dell'intera raccolta di libri d'arte contemporanea Lambertini aggiungerà poco dopo l'archivio di tutti i suoi scritti e circa centocinquanta testimonianze di artisti (dipinti, disegni e grafiche).
Nel 2006 lascia al MusMa (Museo della Scultura contemporanea di Matera) l'intera collezione di sculture.