Tomazzoni Umberto
Uomo di scuola ed educatore molto conosciuto a Rovereto. Nato nell'allora comune di Lizzana (19 luglio 1903), studia all'Università di Bologna dal 1922 al 1926, laureandosi in Lettere e filosofia con la tesi "Romanizzazione della Val d'Adige trentina". Si dedica quindi all'insegnamento, per brevi periodi prima a Merate (Como) e a Bergamo, e poi stabilmente a Rovereto, dove dal 1945 in poi viene incaricato della presidenza del locale Liceo. Nel 1945, costretto ad abbandonare la scuola per ragioni politiche, si rifugia a Belluno e partecipa alla Resistenza nella Lotta clandestina. Ritornato a Rovereto collabora con l'ufficio per le scuole secondarie della provincia di Trento, presso il Provveditorato agli studi. Nel 1948 promuove a Rovereto "La settimana della Scuola", in cui vengono discussi i primissimi temi dell'innovazione educativa. In seguito a concorso nel 1949 viene nominato preside del Liceo Ginnasio di Rovereto. Nel 1951 partecipa alla fondazione del Movimento Circoli della Didattica e nel 1953 è nominato membro della Consulta del Centro didattico per i Licei. Nel centenario della morte di A. Rosmini (1955) presiede il Convegno nazionale pedagogico rosminiano, dirigendo e coordinando il comitato organizzativo e le varie manifestazioni. Dal 1956 al 1961 copre la carica di Presidente dell'Accademia Roveretana degli Agiati. Viene a più riprese incaricato della direzione di corsi di aggiornamento per insegnanti, come pure di ispezioni di classi scolastiche. Riceve il premio "Grazie professore" dall'Ente "Palazzo della civiltà del lavoro" e dai Cavalieri del lavoro (1964). Dal 1965 al 1966 è direttore della rivista pedagogica "Scuola Viva" e membro del consiglio di amministrazione dell'Istituto superiore di sociologia di Trento; inoltre viene nominato ispettore onorario delle antichità per la zona di Rovereto. Dal 1970 al 1973 è incaricato dal Ministero di avviare e dirigere il Biennio unificato sperimentale di Rovereto. Muore il 18 settembre 1973 a Rovereto.
Pubblicò numerosi articoli, saggi e testi per la scuola, tra i quali: "Fiducia mattutina: lettere di Dino Garrone ad un amico", Rovereto 1938; "Storia del Trentino: dalla preistoria al cristianesimo", Rovereto 1952.