Famiglia Bertoni Grillo

La sede storica della famiglia è Pergine, per la precisione il rione "Marcadel". In realtà era originaria di Canezza. Almeno dal 1878 parte della famiglia (la signora Virginia vedova Grillo e i figli Ruggero, Alberto, Pietro e Emilio) si trasferì a Rovereto, dove mise radici. Infatti, dopo lo sfollamento obbligato in Austria (a Urfhart e poi Eferding nei pressi di Linz) durante il primo conflitto mondiale, almeno uno dei figli di Ruggero, l'architetto e ingegnere Virginio, ritornò a Rovereto, nell'edificio di via s. Maria. La famiglia è tuttora esistente. Il palazzo di via s. Maria è ancora proprietà Grillo.
Alla fine del Settecento i Grillo sembra possedessero un'osteria nel centro di Pergine (detta appunto "del Grillo"), ma già prima gestivano diverse proprietà nelle campagne della Valsugana. Erano proprietari anche un mulino o forse due. Alcuni ricoprirono cariche ufficiali nel Comune di Pergine: Francesco Bertoni Grillo fu sindaco del borgo nel 1688. Un certo Giulio Bertoni Grillo (forse un fratello?) assunse la medesima carica nel 1719. Forse appartenenti a un ramo estinto della famiglia, si trovano due notai Giovanni Valentino Grillo da Pergine, attivo a cavallo tra il Settecento e l'Ottocento, e un Giulio Grillo da Canezza, attivo tra l'inizio e la prima metà del Settecento (potrebbe trattarsi dello stesso che assunse la carica di sindaco nel 1719) Francesco Grillo (di Giuseppe?) divenne avvocato dopo aver compiuto gli studi universitari a Padova, conclusi nel 1820. Anche Ruggero Grillo (vivente 1878 - [1918]) e il fratello Alberto (vivente 1878 - [1918]) praticarono l'attività forense. Alberto Grillo era tra i membri del Comitato per l'introduzione dell'energia elettrica a Rovereto e della Vallagarina, nel 1902. Ruggero fu consigliere comunale di Pergine sotto il podestà Guido Chimelli (legislatura 1878-1897), insieme a Eduino Chimelli, Francesco Montel, Francesco Crivelli, Giovanni Berlanda e Giovanni Refatti. Egli fu anche tra i promotori nel 1891 della Centrale Idroelettrica di Serso, destinata a servire gran parte del territorio perginese. Il figlio Virgigno ([sec. XIX ex.] - 10 agosto 1975), aprì uno studio di architettura a Rovereto, presso il palazzo famigliare, lavorando almeno fino alla fine degli anni '50. Quest'ultimo era presidente di due associazioni roveretane (Associazione dei proprietari di fabbricati di Rovereto e Commissione paritetica tra proprietari e inquilini di Rovereto) e, per diversi anni, ricoprì anche la carica di Ispettore onorario per le Belle Arti. Riguardo alle donne della famiglia Grillo vi sono notizie ancora più scarse; si è conoscenza che Margherita Grillo fu maestra elementare della sezione femminile nel 1814. Il parroco Francesco Tecini le assegnò le alunne di quello che oggi si definirebbe "secondo ciclo". La stessa Margherita Grillo compare nel ruolo di maestra almeno fino al 1836. La famiglia possedeva e amministrava anche terreni nella zona di Pomarolo, affidati a mezzadri, e maso Roveri, vicino a Tenna in Valsugana. La famiglia Grillo, visto le cariche assunte nel corso degli anni dai vari componenti, aveva rapporti con il Comune di Pergine. Per legami di parentela aveva relazioni con i conti Alberti, con la famiglia Candelpergher (Ruggero aveva sposato angelica di Antonio Candelpergher) e con la nobile famiglia Tacchi di Rovereto.

Estremi cronologici

[sec. XVII] -

Bibliografia

  • SALVATORE PIATTI, Pergine. Un viaggio nella sua storia, Comune di Pergine Valsugana - Biblioteca comunale, Pergine Valsugana (Trento), 1998
  • Archivio della famiglia Bertoni-Grillo