Alumetal (ex Montecatini)

I lavori di costruzione della fabbrica per la produzione dell'alluminio Montecatini, vedutaresso l'abitato di Mori, a sud di Rovereto, iniziarono nel 1926 concludendosi nel 1928. La società proprietaria era la S.I.D.A. (Società italiana dell'alluminio), nata da un accordo tra la Montecatini e la tedesca V.A.W. (Vereinigte Aluminium Werke), quest'ultima detentrice di un essenziale brevetto per la produzione dell'allumina. La centrale elettrica collegata era stata realizzata invece dalla Società Elettrica Alto Adige, sempre del gruppo Montecatini, che la passò all'industria una volta conclusi i lavori. Dietro la spinta della politica autarchica, nel 1935 si arrivò alla liquidazione dei capitali stranieri e alla costituzione della S.N.AL., Società Nazionale Alluminio, (parallelamente alla creazione dell'Industria Nazionale Alluminio: I.N.A.). Tra il 1972 e 1973 lo stabilimento (divenuto Montedison) venne ceduto all'E.F.I.M. , attraverso la consociata MCS. In quest'occasione il nome mutò in Alumetal. Nel 1983 il gruppo decise per la chiusura. L'intera area industriale dismessa fu acquistata poi dalla Provincia Autonoma di Trento, tramite la Tecnofin Strutture s.p.a. nel 1993.

Estremi cronologici

[1927] - [1983]

Bibliografia

  • F. AMATORI, R. BEZZA (a cura di), Montecatini 1888-1966. Capitoli di storia di una grande impresa, Bologna, 1990
  • V. CRESPI TRANQUILLINI, Montecatini: storia di un'industria, Mori (TN), 1993
  • D. LEONI, La montecatini di Mori. Acqua, aria, energia elettrica, Rovereto, 2000
  • A.F. SABA, E. MEYER, Industria dell'alluminio. Recupero dell'archivio dello stabilimento Montecatini di Mori, in "Archivi e imprese", n. 8, luglio-dicembre 1993, Milano, pp. 140-142