Il 24 ottobre 1925 il Comune intitola a Girolamo Tartarotti, la nostra biblioteca civica, riconoscendo così al letterato roveretano, il ruolo di "padre" dell'istituzione. La sua libreria personale e amatissima costituì il primo nucleo della biblioteca nel 1764: donata in testamento alla Congregazione dei Santi Rocco e Sebastiano, fu acquistata dalla Città, con l'impegno di realizzare una "libreria pubblica".
Grande soddisfazione, seppur tarda, per un bibliofilo come Tartarotti, che nel 1733 aveva descritto Rovereto come "... luogo privo affatto di libri, di librerie e di persone letterate e amanti de' buoni studi; e solamente abbondante di seta, bozzoli e bigatti".
Oggi la città è "priva di sete, bozzoli e bigatti", ma la Tartarotti conta un patrimono di più di 500.000 libri e riviste (senza contare gli archivi..).Un sogno realizzato. Grazie Girolamo!