"Alla colta benefattrice Luigia de Tacchi Colle"

8 marzo 2015. Le donne per la Biblioteca.

Nel 1867, grazie all'iniziativa di Luigia de Tacchi, veniva garantita per cinque anni un'entrata annua di 30 napoleoni d'oro da destinare quale retribuzione del Bibliotecario. Altre donne hanno contribuito alla crescita della "Tartarotti" dopo Luigia. Nell'occasione dell'8 marzo ricordiamo alcune di esse che, in questi anni, hanno donato fondi librari che arricchiscono ora il nostro patrimonio:

Enrica Collotti Piscel (1930-2003) storica e scrittrice di origine roveretana, si è occupata di Asia ed in particolare di Cina e Vietnam. I suoi lavori le hanno dato riconoscimento a livello mondiale fin da giovane: negli anni Sessanta il giornalista Edgar Snow la volle espressamente come curatrice dell'edizione italiana di «Stella Rossa sulla Cina», quando Einaudi decise di pubblicarla, nonostante fosse all'epoca ancora giovane storica. Nemmeno trentenne, aveva dato alle stampe «Le origini ideologiche della rivoluzione cinese». La sua biblioteca, donata alla "Tartarotti", racconta dei suoi campi di ricerca e della sua vasta preparazione come sinologa: opere di storia, sociologia, letteratura asiatica. Circa 4400 titoli tra monografie e periodici.

Fiammetta Salvotti de Bindis (1928-2008), nobidonna trentina, laureata in sociologia, si è dedicata tutta la vita allo studio di letterati, poeti, mistici, teologi europei e asiatici. Nel sua casa aveva creato un cenacolo lettarario dove si svolgevano vivaci e stimolanti discussioni. I quasi 1400 libri donati alla biblioteca riflettono le sue passioni e la sua variegata cultura.

Myrna Edith Goldstein, americana di nascita, italiana di adozione, ha trascorso molti anni insegnando (con un metodo messo a punto da lei) inglese alla Normale di Pisa, al politecnico di Milano e poi agli alti ufficiali della NATO. Trasferitasi in Israele ha scelto di donare la sua raccolta (quasi 1300 volumi e numerosi audiovisivi) alla Civica.